Manibus Magazine

UN PROFUMO SU MISURA

Di Simone Lo Bue

Dietro uno spruzzo della bottiglia di un profumo vi è la storia raccontata da un’artista artigiano, il naso profumiere. Ogni singola goccia di una fragranza è il risultato dell’interazione di più materie prime (fiori, legni, spezie e materie di sintesi) che vengono accuratamente scelte e miscelate secondo dosi che solo l’estro artistico e lo studio del profumiere riesce a donare.
Come le parole della storia che si vuole raccontare, le note della sinfonia che si vuole fare ascoltare oppure i colori del dipinto che si vuole rappresentare, le materie profumate combinate insieme donano a chi le sente un’emozione precisa, la stessa che nasce prima dentro l’artefice o che lui medesimo vuole descrivere.
L’arte della profumeria è una delle più antiche e più segrete al mondo, rimasta quasi inalterata ancora oggi nonostante le ormai crescenti tecnologie che ne consentono una produzione molto più veloce e commerciale. Esiste, però, un ramo della profumeria che è il tempio d’oro dell’artigianalità nel profumo: la creazione su misura.
Veri figli dell’arte, i profumi su misura o meglio noti come “bespoke fragrance” sono delle espressioni che scaturiscono dall’incontro tra gli intimi sentimenti di chi li commissiona e la capacità interpretativa del naso creatore.

La nascita di un profumo è un vero e proprio viaggio, tra i ricordi, i sentimenti più reconditi, i desideri e i sogni che vengono espressi in un colloquio personale con il profumiere: quello che noi definiamo odore proferito non è altro che il mezzo che ci riporta a un’emozione particolarmente piacevole e amata. Creare un profumo è la capacità di materializzarla davanti agli occhi della nostra immaginazione attraverso un’intangibile ma profumatissima opera d’arte.
Il legame tra il naso profumiere e il cliente diventa così speciale perché tocca l’intimità dell’animo e la ripropone in chiave olfattiva. Scegliere come sarà il proprio profumo non è altro che la capacità di lasciarsi andare e raccontarsi, descrivendo chi siamo, cosa siamo stati e chi vorremmo essere; ogni singolo dettaglio verrà poi reinterpretato dal naso profumiere che sceglierà nel suo organo. Ma cos’è esattamente? È una sorta di espositore dove vengono raccolte le materie prime. Il nome racchiude poeticamente il concetto di note olfattive strizzando l’occhio a quelle musicali. E attraverso le note espresse dalle materie prime viene raggiunto in parte l’obiettivo. Pensate che un organo del profumiere può contare anche più di 2000 materie prime tra quelle di origine naturale e quelle scaturite dalla creatività del laboratorio. Ogni boccetta scelta è un dettaglio della creazione olfattiva. Goccia a goccia con l’utilizzo della bilancia e pipetta, l’artigiano profumiere esprime una parola o un sentimento in profumo. Così l’intensità di un amore può assumere l’odore esotico di un Ylang Ylang oppure il ricordo candido di un abbraccio materno la sfumatura muschiata dei semi d’Ambretta ed ecco che a raccontare l’amore intenso materno vi sarà una combinazione che è il risultato dell’equilibrio dell’interazione tra Ylang Ylang e semi d’Ambretta.
Ogni profumo artigianale sarà in grado di regalare quelle emozioni che l’animo richiede grazie a equilibri sopraffini che si creano nell’interconnessione tra le diverse materie prime, studiati meticolosamente dal naso profumiere. E pensate che ne può contenere centinaia!

Per concludere l’artigianalità ci permette anche di scegliere in che modo esprimere l’esperienza olfattiva attraverso diversi gradi di diluizione in alcol. Se lo si vuole dal carattere deciso si utilizzerà meno alcol e più materia profumata (Eau de parfum), se lo si vuole più delicato dal gusto retrò allora si utilizzerà più alcol e meno materia profumata (Eau de toilette).
E voi di che profumo siete?

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